avril 2024
Mulino e pesta del Precassino
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Interessante come a volte un'attività non strettamente correlata ad un'altra possa far nascere invece un connubio perfetto! Stiamo parlando di un importante progetto di recupero con il quale si è voluto ridare vita al Mulino del Precassino e che ha coinvolto gli apprendisti metalcostruttori dell'Unione Svizzera del Metallo.
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La storia e soprattutto l'attività del Mulino del Precassino, sito nella valle dove scorre il torrente Robasacco, nel Comune di Cadenazzo, rimane purtroppo avvolta nel mistero. Ciò non ha impedito all'Associazione dell'Antico Mulino del Precassino di prendere in mano il progetto e ridar vita a questo edificio del passato.
Il recupero di questo mulino è passato attraverso un lungo percorso e ha richiesto un grosso impegno su più fronti. Un'interessante e dettagliata ricostruzione delle diverse fasi del progetto che ha visto il coinvolgimento anche degli apprendisti del Centro professionale dell'USM di Gordola, è visibile direttamente sul sito dell'Associazione: www.precassino.ch. Il Mulino del Precassino era in realtà composto da due macchinari: un mulino a palmenti e una pesta a doppio mortaio. Il progetto intende ridare valore a questo opificio. L'Associazione dell'Antico Mulino del Precassino è convinta che il mulino debba essere valorizzato in quanto costituisce una testimonianza di rilievo della storia di Cadenazzo. In Ticino questo tipo di macchina è quasi totalmente scomparso.
Premessa
Del mulino del Precassino purtroppo rimanevano solo il mortaio doppio e alcune macine. La totale assenza dei meccanismi ha da sempre posto una serie di problemi per il loro recupero. L'edificio si presentava inoltre parzialmente diroccato e mancava totalmente del tetto. Date queste difficoltà sfavorevoli di partenza un recupero e ripristino totale dell'edificio e dei macchinari era difficilmente sostenibile. Per la rarità e la poca conoscenza del funzionamento di un mulino a pestelli si è voluto puntare proprio sul recupero di questo tipo di macchinario optando quindi per l'introduzione di un meccanismo nuovo per il funzionamento del doppio mortaio rimasto. Non senza difficoltà è stato necessario ripristinare il canale di adduzione e costruire una nuova ruota. La forza motrice azionerà l'asse che con il suo movimento rotatorio solleverà uno dopo l'altro i pestelli e li lascerà cadere nei mortai. La possibilità di inserire un mulino con macine classiche è stata abbandonata poiché presentava maggiori difficoltà: meccanismo più complicato, esiguità del locale, difficoltà di regolazione, impegno maggiore per la gestione.
